MiRò, l'autore
ATTENZIONE!!! QUESTA PAGINA PUO' ESSERE FORTEMENTE NOIOSA!!!
Tema : La mia storia.
Svolgimento :
Ciao. Sono MiRò.
La mia storia cominciò nel lontano 1990, quando come parecchi di noi
mi misi con poca voglia a studiare chitarra classica.
Quello che mi spingeva verso la chitarra erano un certo gruppo di una grigia città inglese
che si scrive Liverpool ma si pronuncia Lvapuul. Il mio amore per questo gruppo, o meglio
per la loro musica, visto che erano pure alquanto bruttini,
mi ha fatto amare anche questo strumento che era la base della loro musica, la chitarra. Mi
sono reso conto solo piu' tardi che la vera base della loro musica sono state le donne, prima,
e la droga, dopo, ma questo ha poco conto per la mia storia.
A quel tempo non sapevo neanche la vaga differenza tra una chitarra elettrica, una classica,
una acustica e una folk... e forse e' stato meglio cosi'!
Comincio la mia serie di scale e arpeggi (studiando se potevo nei 30 minuti prima dei 30
minuti di lezione...) sotto la sapiente e disperata guida della prof. Cristina Zunino, e tutto
cio' per circa cinque anni.
Come puoi immaginare, caro tediato lettore, scale ed arpeggi non sono il tipo di musica che
considererei 'il più divertente del mondo', anche se pare che 'la tecnica sia la cosa
più importante'. Vedremo...
Ed infatti, passato sotto la guida di Paolo Fantini, visto che Cristina se n'è andata a sposarsi
(life goes on...) sto studiando le canzoni più noiose del mondo per l'esame del conservatorio
e non ne posso quasi più ed avevo deciso di smettere quando...
E' ORMAI L'ANNO 1995 e sarà stato che uno quando compie 16 anni comincia a sentirsi grande,
sarà stata la frizzante aria dei campi inglesi, sar&a stato che abbiam cominciato a
suonare repertorio contemporaneo con Paolo, tant'è che la voglia di suonare che non avevo
ancora avuto è completamente tornata, e non si toglierà più di torno!!!
E' nell'estate inglese che scrivo le mie prime tre canzoni e mi propongo con il nome MiRò
nel primo 'show' davanti al folto pubblico di casa Oakes (mamma, papà, ed i
divertiti Tom & Annie, tre anni e mezzo ciascuno!!!).
E se il buongiorno si vede dal mattino...
VISTO CHE SEI ARRIVATO FIN QUI vorrei spendere due parole sull'esame di solfeggio.
Se non ti interessa salta pure questo paragrafo, ma non sai cosa ti perdi...
Io solfeggio non l'ho praticamente mai studiato (ho i testimoni!!!) se non nei cinque minuti
prima della lezione, che poi diventavano quindici o più a seconda del ritardo della prof.
Angela Soracco a finire la lezione precedente.
Com'è come non è (frase che non vuol dir nulla), arrivo all'esame e
dopo un dettato perfetto (quella prova dove ti fanno sentire una melodia col piano e tu devi
scriverla e dove ci sono persone che - Ahiloro! - non ci capiscono un'acca e altre che, come me,
non fanno nessuna fatica a prendere 10), mi tocca ancora subire le prove orali.
Le prove orali consistono nel leggere musica da fogli scritti a mano e solitamente da cani
davanti ai membri della commissione (che sono quelli che scrivono i fogli scritti a mano e non
amano sentirsi dire che sono scritti da cani): nella prima prova si legge una melodia dicendo le
note a tempo sulle chiavi 'standard' di violino e di basso, mentre nella seconda le chiavi qui
e là cambiano, rendendo la cosa ancora più divertente, specie per gli esaminatori;
nella terza prova invece si canta una melodia così come la si legge e nella quarta, non
contenti, si legge una melodia ma 'riscritta' mentalmente in un altra tonalità,
cioè leggi Sol e devi cantare Mi bemolle.
Ora, i chitarristi possono sopravvivere e vivere bene con metà della prima prova e la
terza prova, una delle ragioni per cui dopo il bel 10 la media è scesa a sette, mentre
i poveri esaminatori si aspettavano un secchione del Conservatorio da pieni voti (tiè!!!)
L'altra ragione è che non bisognerebbe andare a dare l'esame di Teoria e Solfeggio dopo
un campo parrocchiale, perchè non si ha più voce.
Vorrei ancora spendere una parola per Angela, che ha sopportato me e gli altri in tutte le
lezioni, i cori, le prove prima dell'esame e poi ha ancora avuto la masochistica bontà
di chiamarci per proporci di fare altri progetti con noi
(tipo un coro esterno, grandi complessi per il saggio).
Devi pensare a quanto sia sola una persona che per cercare persone per il coro si rivolge ad uno
come me!!!
Nota per i più grulli : ovviamente sto scherzando.
OGGI ho scritto piu' di trenta canzoni (non nello stesso giorno), ho smesso di seguire il corso
di chitarra classica, ma dopo aver imparato qualcosa, ho dato uno degli esami più noiosi
della storia della musica, cioè l'esame di Teoria e solfeggio, ed ho seguito un corso di
chitarra elettrica con Hans Bolte
E qui comincia la fantastica storia della musica on the road!!!
IL PRIMO CONCERTONE è stato, come accade per molti, un'assemblea d'Istituto, quelle cose
strane che si organizzano per saltare un giorno di scuola e che trasformano la scuola in
importante centro d'informazioni (almeno per una volta lo sono!) sulla preparazione di droghe
leggere, in sala da gioco, in meeting point per le nuove e vecchie coppiette, ma soprattutto in
Concert Hall per quanto riguarda la palestra, dove i gruppi più sprovveduti, più
squinternati e più entusiasti del mondo hanno un palcoscenico da cui assordare il
pubblico probabilmente meno interessato della storia, a parte i pochi compagni di classe
che posso elencare per nome!
Mi pare fosse il 1996, ma chi può dirlo?
Ma IL PRIMO VERO ESORDIO davanti a un pubblico più serio, a parte i saggi di
chitarra classica, e pagante, ma non a noi, è stato un concerto al 'Cantero'
, il bel teatro di Chiavari, che la scuola ha organizzato per 'beneficienza', non so ancora se
per se stessa o per le associazioni di volontariato presenti... Mah!
Ebbene come ospite dei Nitro, nel lontano ma non troppo 1998, prima dell'esibizione di grandi
nomi della musica italiana, ci fu il grande esordio.
Siccome in questo concerto hanno suonato cinque gruppi della scuola, ed è stato
complicato organizzare la cosa, per l'anno successivo gli organizzatori hanno deciso di
effettuare una selezione dei 10 gruppi proposti e di portarne uno al concertone!
Inutile dire che il gruppo che io ho messo assieme ha vinto la selezione ed ha suonato al
concerto dell'anno successivo al 1998, si direbbe il 1999.
Purtroppo come in tutte le storie d'amore arriva il momento della fine, così con gli Ankh
ho chiuso alcuni mesi dopo, quando forse l'inesperienza del lavoro di gruppo (per prima la mia),
forse mancanza di comunicazione hanno logorato i vari rapporti.
Ma questa è una storia troppo triste.
ARRIVA IL NUOVO MILLENNIO e a capodanno si cambiano i vestiti!
Nel 2000 tondo tondo, messa una pietra e una croce sopra gli Ankh, nasce il nuovo gruppo,
i MiRò.
Se sei un navigatore attento hai già notato che il nome del gruppo, MiRò
non è altro che il mio 'nickname'. Ma allora che cavolo di gruppo è?
Ci sono alcune ragioni per questa scelta.
La prima è che propongo principalmente canzoni scritte da me, e visto che sono io a
parlarti preferisco farlo a nome mio. E' una sorta di musica d'autore, se ti va di chiamarla così.
La seconda buona ragione è che i membri del gruppo hanno un nome che va conosciuto,
ed un nome è qualcosa tipo Jimmy Page, Saturnino, Ghigo... non tipo
'il bassista dei Pink Floyd' o 'il batterista dei Jamiroquai'.
La terza ragione è che intendo mantenere questo nome e non doverlo cambiare ogni
volta che cambia il gruppo, cosa già successa troppe volte.
A questo punto se non lo hai già fatto non ti resta che visitare le pagine degli
altri personaggi di quest'avventura (quando si decideranno a scriverle...) : il batterista
Michele Navone ed il bassista Roberto Arata.
E se ancora non lo hai fatto, vieni ad un concerto ed alla fine del concerto fatti conoscere!
Baci e abbracci,
mik